Silius Italiacus
Punica VIII 562 - 589
Adfuit et Samnis, nondum uergente fauore
ad Poenos, sed nec ueteri purgatus ab ira:
qui Batulum Nucrasque metunt, Bouiania quique
exagitant lustra aut Caudinis faucibus haerent,
et quos aut Rufrae, quos aut Aesernia, quosue
obscura incultis Herdonia misit ab agris.
Bruttius, haud dispar animorum, unaque iuuentus
Lucanis excita iugis Hirpinaque pubes
horrebat telis et tergo hirsuta ferarum.
hos uenatus alit: lustra incoluere sitimque
auertunt fluuio, somnique labore parantur.
Additur his Calaber Sallentinaeque cohortes
necnon Brundisium, quo desinit Itala tellus.
parebat legio audaci permissa Cethego,
cui socias uires atque indiscreta maniplis
arma recensebant: nunc sese ostendere miles
Leucosiae e scopulis, nunc, quem Picentia Paesto
misit et exhaustae mox Poeno Marte Cerillae,
nunc Silarus quos nutrit aquis, quo gurgite tradunt
duritiem lapidum mersis inolescere ramis.
ille et pugnacis laudauit tela Salerni
falcatos ensis, et, quae Buxentia pubes
aptabat dextris, inrasae robora clauae.
ipse, umero exertus gentili more parentum,
difficili gaudebat equo roburque iuuentae
flexi cornipedis duro exercebat in ore.
Vos etiam accisae desolataeque uirorum,
Eridani gentes, nullo attendente deorum
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Silio Italiaco
Punica VIII 560 - 589
Il Sannita venne ad aggiungersi anche all'esercito romano. La fortuna non lo aveva ancora trascinato verso Annibal; ma conservava contro noi un vecchio odio. Si vive anche coloro che raccolgono i campi di Batulo, di Nucra; coloro che cacciano nei boschi di Boviano, o che si inseriscono nelle gole di Caudio, coloro che inviarono Rufra, Isernia, ed Herdonie oscuro, dei suoi campi incolti. Bruttien animato dello stesso spirito, venne con la gioventù uscita dai supporti del Lucanie; con Hirpins hérissés di javelots
e coperture di pelli pelose, spoglie delle fiere. Tutti vivono della caccia, ed abitano nei boschi. L'acqua calma la loro sete; la stanchezza prepara il loro sonno. A queste truppe si erano riuniti Calabrois, i gruppi di Salente, i soldati di Brundisium, dove finisce la terra dell'Italia. La legione che era sotto l'ordine del Céthégus intrépide presentava le forze degli alleati riunite in battaglioni; armati variamente. Là, si vedevano i soldati venuti dalle rocce di Leucosie, coloro che Picentia inviò di Poestum, quelli di Cérilla, subito esaurita dalla guerra punica;
coloro che il Sele nutrisce delle sue acque, che danno, si dicono, al legno che vi si immerge la durezza della pietra. Céthégus affittò le spade piegate delle truppe coraggiose di Salerne, come pure il massues noueuses che trattava la gioventù di Buxentum. Da parte sua, la braccio nuda fino alla spalla all'esempio dei guerrieri della sua famiglia, si soddisfaceva su un cavallo rétif, ed esercitava la forza della sua gioventù da piegare all'obbedienza la bocca ancora dura dell'animale nobile. Voi anche, nazioni del Éridan, oggi spopolate ed in lutto, eravate corsi a questi combattimenti disastrosi, senza che nessuno dei dei ascoltasse le vostre preghiere.
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